Chiesa Sant’Antonio da Padova

La chiesa di sant’Antonio di Padova è in via De Utris, di fronte alla piazzetta dell’Annunziata. Da tempo immemorabile è sconsacrata e non utilizzata. Fu edificata probabilmente nella prima metà del XVII° secolo per determinazione della Confraternita di Sant’Antonio, che ebbe in tal modo una sede ed un luogo di culto autonomi rispetto al passato, quando era ospitata prima nel Convento di San Francesco e successivamente nella Chiesa dell’Annunziata. La Confraternita di Sant’Antonio godeva delle rendite di un cospicuo patrimonio considerato che riusciva a sostenere sia la beneficenza a favore di vedove, fanciulle e famiglie bisognose sia il finanziamento di un proprio ospedaletto destinato ad accogliere infermi solo di sesso femminile (Atti del Sinodo Diocesano del 1634). Quando i piccoli ospedali attivi a Venafro furono aboliti nel 1672, la Congregazione contribuì a sostenere l’ospedale SS. Rosario, il solo rimasto a Venafro. Con l’aggregazione di tutte le Confraternite, già soppresse nel 1862, nella Congrega di Carità del Comune di Venafro, regolata dalla legge 17 luglio 1890, iniziò il progressivo abbandono della chiesa di Sant’Antonio da Padova, giustificato dalla notevole prossimità alla Chiesa della SS. Annunziata. Attualmente il viandante riconosce la chiesa di Sant’Antonio dal lungo gradino di marmo bianco a filo di strada che dà accesso all’interno attraverso la grande porta in legno massiccio a forma rettangolare sormontata da una piccola edicola incassata nella parete. In essa è affrescata l’immagine policroma di Sant’Antonio che regge con il braccio destro il Bambinello e porta nella mano sinistra il giglio. Fascioni di stucco ancora ben conservati arricchiscono la facciata. L’interno a pianta centrale è costituito da una piccola aula sacra sormontata da una cupola di dimensioni adeguate. Di buona fattura le decorazioni in stucco e l’apparato architettonico in generale e di pregio è anche la pavimentazione in maiolicato. Dal 1900 i beni della soppressa Confraternita di Sant’Antonio da Padova furono amministrati dalla Congrega di Carità Pia Unione SS. Annunziata, successivamente dall’E.C.A ed oggi rientrano nel patrimonio amministrato dalla Fondazione Pia Unione SS. Annunziata.